Milano
10 Settembre 2021
Nubi a San Siro
Riflessioni per dare finalmente uno stadio moderno ai milanesi
di Sergio Scalpelli
di Franco D'Alfonso
Non serve un nuovo Giuseppe Meazza: serve avere uno stadio al passo con i tempi, con una struttura redditizia per i suoi gestori, in un quartiere riqualificato e con una formula che riconosca che lo sport è patrimonio della città. La proposta congiunta di due ex assessori di due giunte diverse.
Nel dibattito sul futuro dello stadio di Milano è sempre più chiaro che ci sono due interessi divergenti che rischiano di non portare da nessuna parte: quello delle proprietà dei club di sistemare le loro finanze, e quello dei milanesi di avere un impianto sportivo efficiente in una condizione urbanistica all‘altezza.
Non c‘è più spazio per gli equivoci. I club in difficoltà finanziarie vedono nel progetto di un nuovo stadio l‘opportunità di aumentare prestigio e patrimonio, anche in vista di non improbabili cessioni di quote, e soprattutto di poter di fatto finanziare i lavori con l‘indotto immobiliare. Approfittando della cosiddetta “legge stadi”, potrebbero infatti aumentare l‘impatto immobiliare collegato solo costruendo un nuovo impianto.
Insistere su questa strada, che ha prodotto in tutta Italia molti contenziosi e nemmeno un progetto esecutivo, anche di fronte al recente riconoscimento del Meazza come impianto sicuro ed efficiente da parte delle autorità sportive internazionali, significherà, quasi certamente, imboccare un vicolo cieco.
Ora, sia chiaro, appare del tutto legittimo l‘obiettivo delle società di blindare il loro impegno finanziario, puntando sull‘immagine di un nuovo stadio e sfruttando un piano di sviluppo immobiliare per mettere il meno possibile mano al portafogli, ma non ci si può nascondere che fino ad ora sono stati compiuti errori seri, che probabilmente proseguirebbero – come la cattiva gestione dei brand e del merchandising, lasciato in mano all‘abusivismo, privandosi così di una enorme fonte di guadagno. Si possono sostenere molte parti in commedia, ciò che proprio non si può fare è far scontare le conseguenza alla città. Continua qui per leggere
Sergio Scalpelli è stato assessore allo Sport della giunta Albertini dal 1997 al 2001, anni in cui stipulò la convenzione San Siro con Inter e Milan, tutt’ora in vigore
Franco D’Alfonso è stato assessore nella giunta Pisapia dal 2011 al 2016 e autore della proposta di gestione dello stadio e riqualificazione dell’area di San Siro