RISCALDAMENTO GLOBALE. Due riflessioni su come contenerlo.

RISCALDAMENTO GLOBALE. Due riflessioni su come contenerlo.

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Sarà Ferragosto tutto l'anno?

Riscaldamento Globale. Due riflessioni su come contenerlo.

Forse Lucio ne imbroccò tante, ma quella che "sarà Natale tutto l'anno" appare in tutta la sua irrealizzabile autoironia.
I 50 gradi sfiorati a Siracusa, e tutto il resto delle città italiane in ebollizione, ci dicono che il cambiamento climatico non è più una minaccia bensì la realtà in cui ci muoviamo ormai da qualche anno.

È possibile fermare il surriscaldamento del pianeta?

Il pessimismo impera. Ma noi civici - che ormai ci caratterizziamo nella babele politica quotidiana come 'riformisti' - pensiamo invece che anche il dramma climatico vada affrontato con una fiducia riformista: nel senso che, se è vero che non si può evitare, è però anche vero che possiamo, dobbiamo (!!) fare tutto il possibile per controllarlo. E lo diciamo anche (e non sono in tanti a farlo) con un occhio ai programmi elettorali che nei prossimi anni dovrebbero attrezzare le grandi città per ogni evenienza.

In questi surriscaldati giorni ferragostani sono molti gli interventi nel dibattito sull'evoluzione del clima.

Noi ne segnaliamo due.
Il primo è l'intervista a Sandro FUZZI, ricercatore dell’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima del Cnr e tra gli estensori dell’ultimo rapporto dell’International panel on climate change (Ipcc). 

Apparsa oggi su "Avvenire" si può leggere qui.

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/frenare-il-riscaldamento-possibile-i-mezzi-ci-sono-una-scelta-politica

In essa prevale quell'orientamento positivo che noi civici-riformisti condividiamo e prendiamo come riferimento per i nostri programmi politici. Cioè per quella 'politica' che ancora fatica a prendere sul serio qualsiasi programma di contenimento come scrive il nostro Luciano PILOTTI, docente di Scienze e politiche ambientali all'Università di Milano, nella sua riflessione fatta sul quotidiano "Giornale di Brescia".

La pandemia ha accelerato la richiesta di modelli di sostenibilità.

COVID E POST-CAPITALISMO. LA POLITICA E’ PRONTA?

LUCIANO PILOTTI - dipartimento Scienze e politiche ambientali, Università di Milano.

Il capitalismo cambia e il Covid ne è un acceleratore di traiettoria? Alcuni segnali indicano tale direzione: da modelli di produzione lineari (o dello spreco) a circolari («zero waste» e rifiuti che diventano «energetici»), dalla gerarchia alle reti (modelli organizzativi «piatti» e veloci, flessibili), dall’individualismo alla community (il digitale spinge interdipendenze settoriali, funzionali e locali), dalla proprietà alla sharing economy (nei mezzi di trasporto, abitazioni turistiche, uffici, in mezzi di produzione come co-working), dal lavoro in presenza allo smart working.

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