Alleanza Civica per la Liguria: non ci sono condizioni per un progetto civico nuovo in queste elezioni regionali.
Le liste civiche liguri aderenti ad Alleanza Civica del Nord – le quali hanno dato vita al progetto di “Alleanza Civica per la Liguria” con la prospettiva di presentare una proposta civica innovativa per le elezioni regionali del prossimo 20-21 settembre - hanno preso atto dell’impossibilità di poterlo realizzare in questa occasione.
Sono infatti venute meno le condizioni fondanti del progetto civico: un programma innovativo; la possibilità di portare alla ribalta della politica ligure una nuova leva di amministratori non condizionati dalle diatribe ormai incomprensibili di un passato nemmeno più recente; la nascita di un nuovo movimento politico civico che superasse anche formalmente le divisioni molecolari del passato.
Questa era stata l’ipotesi di lavoro dopo la scelta del Pd di calare una candidatura figlia di accordi romani e con la proposta, partita proprio da Alleanza Civica per la Liguria, di costituire intorno alla candidatura civica e riformista di Aristide Massardo il primo esempio concreto di tale svolta politica.
Le forze politiche ed i movimenti che hanno dichiarato la propria adesione iniziale all’ipotesi non sono state, però, in grado di andare concretamente oltre i propri limiti e confini di partenza rinunciando di fatto ad una elaborazione politica comune e riducendo il tutto ad una mera trattativa fra gruppi chiusi non disponibili a mettersi in discussione.
In particolare da parte di Italia Viva ligure c’è stato un progressivo e rapido rinchiudersi all’interno del vecchio e trito schema conflittuale risalente alle disastrose passate elezioni regionali ed al desiderio di affermare una “primazia” ed una “firma” sul progetto civico.
Il candidato presidente Massardo non ha potuto o voluto contrastare questa deriva e non è stato in grado di contribuire ad ipotesi di apertura e allargamento politico della candidatura e della lista, ritenendosi evidentemente soddisfatto del sostegno di una frazione politica che si ritiene paga di gestire una frazione residuale del potere politico ed elettorale misurata con la conferma o meno di uno o due dei protagonisti dello scontro del 2016.
La sua candidatura si è perciò omologata ormai alle altre, con un profilo deludente politicamente, avendo il prof. Massardo imparato in fretta le parti deteriori della politica e continuando invece ad ignorare i tempi e i modi di una leadership inclusiva e propositiva che abbiamo invano sperato potesse incarnare.
Le liste civiche di AC Liguria riprendono quindi la propria autonomia e Alleanza Civica non darà indicazioni di voto alle prossime regionali.
A quanti non sono disponibili a rassegnarsi ad un perpetuarsi del potere di un centrodestra che, approfittando dell’assenza di una alternativa, continuerà a governare male una Regione che avrebbe invece bisogno di nuovo slancio ed apertura politica e programmatica, diamo appuntamento alle prossime scadenze municipali, dalle quali siamo certi potrà emergere un serio, strutturato e radicato progetto civico di rinnovamento.
Franco D’Alfonso
Presidente Alleanza Civica del Nord