CORONAVIRUS A MILANO
di Ing. Tito Oliviero NEGRI
Solo alcune considerazioni, ad esempio in merito al possibile nuovo lock-down con tutte le varianti che eventualmente venissero inserite a differenziarlo rispetto a quanto già visto in occasione della prima ondata.
A Milano città, la media a 10 giorni dei nuovi contagi è di circa 1000 nuovi contagi giornalieri.
Ipotizzando che il ritmo di crescitanon cresca ulteriormente, procrastinare il probabile lock-down (con diverse modulazioni lo fanno in Francia, in Inghilterra, in Germania, in Spagna e in Irlanda.. per restare in Europa, e l’hanno fatto in Nuova Zelanda ed in Australia con numeri nemmeno lontanamente confrontabili con i nostri) di 10 – 15 giorni e poi doverne attendere altrettanti prima che gli effetti inizino a farsi sentire, significa avere da 20000 a 30000 nuovi contagi nella sola città di Milano nei prossimi 20-30 giorni.
Qui sotto i dati progressivi dei contagi a Milano città e gli incrementi giornalieri dal 20 ottobre ad oggi: (...)
CORONAVIRUS A TORINO
di Francesco TRESSO
La gestione del Covid si manifesta oggi in tutta la sua gravità: dei circa 1600 posti aggiunti in terapia intensiva (a maggio il governo ne aveva promessi 4 mila per dopo l’estate) ne sono già occupati 1200. Al ritmo di 80 nuovi ingressi al giorno, meno di una settimana e si ripartirà con l'uso delle altre 3 mila terapie intensive destinate alle malattie ordinarie, mandando in crisi tutta l'organizzazione ospedaliera, e i morti già di per sé in aumento si incrementeranno. Lo stesso discorso, ovviamente meno drammatico ma ugualmente preoccupante, avverrà per le terapie sub-intensive: sono già oggi oltre 12 mila, salgono al ritmo di 7-800 al giorno (l’equivalente di un ospedale di medie dimensioni) e, sebbene non in maniera uniforme sul territorio nazionale, entro una settimana si satureranno le strutture, oltre ai pronto soccorso.
Questo va detto per chiarezza, per capire che non stiamo scherzando, si sta lottando contro il tempo e la situazione richiede misure eccezionali, anche se ledono le nostre libertà individuali. (...)