Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale del Simbolo della lista unitaria a cui i Civici hanno dato un fondamentale contributo. Breve storia di un buon semestre dal 'non-congresso' ad oggi.

Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale del Simbolo della lista unitaria a cui i Civici hanno dato un fondamentale contributo. Breve storia di un buon semestre dal 'non-congresso' ad oggi.

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Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale del Simbolo della lista unitaria a cui i Civici hanno dato un fondamentale contributo.
Breve storia di un buon semestre dal 'non-congresso' ad oggi.

Dopo l'evento pubblico tenutosi al Teatro Parenti, martedì 8 giugno le forze riformiste si sono ritrovate per gettare le basi di un progetto politico comune che parta da Milano e Roma, le due capitali di Italia, per raggiungere tutto il Paese e che dia casa alle istanze liberal-democratiche, in una fase di transizione politica come quella che stiamo vivendo, nella debolezza del polo democratico indotta dalla crisi strutturale dei 5Stelle da una parte, e dall'altra dalle tendenze alla ristrutturazione di un centrodestra che rimane comunque attrattivo nella sua collocazione dentro-fuori l'esperimento del Governo Draghi.

Questa tendenza sulla 'necessita' di un polo riformista, intrinseca alla situazione stessa dell'evoluzione del sistema politico era stata brillantemente intuita e prospettata a Milano nel 'Non-Congresso' organizzato da Alleanza Civica del Nord e discussa il 29 e 30 gennaio di quest'anno, alla presenza anche di Beppe Sala, il quale ne introdusse i lavori, e con i principali esponenti e parlamentari delle forze centriste e progressiste, tra cui anche un prezioso intervento di Claudio Martelli, nelle stesse ore della crisi del governo Conte e del fulmineo incarico di Mattarella a Draghi.

Contatti ed incontri sono andati avanti nei mesi seguenti trasformandosi via via da una volenterosa speranza dei Civici in una azione via via sempre più condivisa, da Italia Viva a +Europa, da Base Italia al Centro democratico e alle associazioni 'Lavoriamo per Milano' e 'Per l'Italia con l'Europa' e infine anche da Azione, arrivando poi tutti all'importante e decisivo traguardo dell'incontro collettivo al Teatro Parenti.

Subito al lavoro per Milano, a sostegno di Beppe Sala, questo gruppo di forze politiche e associazioni di ispirazione liberale, democratica e riformista, ha quindi tracciato nelle ultime settimane un percorso che prevede per i primi giorni di luglio la presentazione di programmi e idee per la città.

C'è quindi un grande lavoro da fare - con una Giunta Sala rinnovata - per il progetto di una Milano moderna, inclusiva, europea iniziato cinque anni fa e di rilancio di tutte le attività economiche, produttive, commerciali e culturali.

Questo polo riformista, che si è riunito in una lista unitaria per Beppe Sala a Milano ha però anche l'ambizione, lontano da estremismi e populismi di portare la stessa proposta a livello nazionale, con lo scopo precipuo di dare stabilità ad un sistema politico che dovrà, come dice lo stesso PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) concentrarsi su tutte le riforme necessarie per il lavoro di ricostruzione, di ammodernamento e di rilancio di Milano e del nostro Paese.

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