IL MOVIMENTO CIVICO
A SUPPORTO DI TRESSO
A Torino la prima sfida da vincere è la raccolta di 4mila firme per partecipare alle primarie.
Diamo tutti una mano mobilitando amici e conoscenti torinesi!!
Riportiamo su questa straordinaria impresa di Francesco Tresso, Candidato Civico a Sindaco di Torino, l'articolo uscito oggi, Martedì 18 Maggio 2021, su LA STAMPA - Cronaca di Torino - a firma di MAURIZIO TROPEANO nella rubrica "IL PERSONAGGIO" con il titolo:
Tresso, l’impresa del "signor nessuno"
"Dò voce a energie che si erano perse"
VERSO LE COMUNALI
Il candidato civico a sorpresa è a un passo dal raggiungere le 4mila firme per candidarsi alle primarie del centrosinistra.
“Quella definizione mi ha aiutato: ha generato una reazione positiva che ha spinto tante persone a spendersi per me”.
Francesco Tresso si presenta all'appuntamento con Ia bici da corsa - «con questa ho fatto l'Eroica» - che usa per girare la città raccogliendo le 4 mila e una firma richieste dal regolamento del centrosinistra per partecipare alla consultazione dei gazebo. Allora, quante ne mancano al traguardo? Tresso risponde mimando il gesto della pedalata ma senza nascondere l‘ottimismo: «Stasera o domani facciamo il conteggio finale, diciamo che mi sento come un corridore impegnato in una salita con la squadra che fa il massimo e con i cartelli che indicano che mancano 5 chilometri all’arrivo». Dunque, siamo agli ultimi tornanti ma «abbiamo il passo giusto». Insomma, l’obiettivo è quasi raggiunto.
Alcune settimane fa, quando Max Casacci aveva lanciato su Facebook, la candidatura del «signor nessuno» i comunicatori della politica avevano commentato con il pollice verso l'esternazione del chitarrista dei Subsonica. «In realtà quella definizione non mi ha danneggiato; anzi, chi è fuori dal Palazzo ha avuto una reazione positiva che ha spinto tanti a spendersi a favore di una candidatura di una persona impegnata in politica ma senza un apparato di partito alle spalle».
Dal suo punto dj vista «attraverso il passaparola è prevalsa l'idea della possibilità di far parte di un progetto comune con l’obiettivo di rendere inclusivo e più aperta la coalizione del centrosinistra».
Facciamo un passo indietro. Tresso, in realtà non è «un signor nessuno». E un ingegnere ambientale, attivo nel volontariato e dal 2016 è anche consigliere comunale eletto con una lista civica che ha appoggiato Piero Fassina. A convincerlo a impegnarsi in politica è stato il consigliere regionale Mario Giaccone: i due alcuni mesi fa hanno preso strade diverse e polemizzato non poco, con il primo deciso sostenitore di Lo Russo. Tresso la vede così: «L'idea di partenza era costruire un cantiere per dare un’unica voce alle tante esperienze di civismo in città. Io ho cercato legami con analoghe esperienze milanesi. Ero, e resto, convinto che sia necessario recuperare le tante energie disperse in città e che per farlo sia necessario dare una voce a queste realtà».
La base di partenza di questo percorso è stata Capitale Torino, anche se Mauro Berruto, l’ex ct della nazionale, si è poi chiamato fuori ed è stato voluto da Enrico Letta nella segreteria nazionale del Pd. Ma Tresso, nella sua corsa può contare sul sostegno e sulle relazioni di Casacci, nel mondo musicale, ma anche di Paolo Verri in quello culturale e di tanti professionisti che si sono spesi anche con appelli pubblici, come l’architetto e professore Giovanni Durbiano. Ma a fare la differenza è stata una rete capillare costruita giorno dopo giorno da amici che a loro volta hanno allargato la cerchia ad altri amici: scout, associazioni di volontariato e di quartiere alla Falchera ma anche a Mirafiori, Barca, Fioccardo. «Girando per la città - racconta - ho raccolto una voglia di partecipazione trasversale e il programma lo stiamo costruendo con tutte le persone che sono pronte a darci una mano».
Certo, Tresso tirerà le fila indicando anche delle priorità: «Sostenibilità ambientale e inclusione sociale che fanno parte della mia esperienza professionale e personale», spiega guardando alla sinistra che non ha ancora indicato il suo candidato alle primarie. E i Cinquestelle? «Ho fatto opposizione sempre cercando il confronto e il dialogo. Al secondo turno, partendo dai temi, si può dialogare con tutti». —