Una occasione di dibattito politico per guardare Oltre la crisi del presente.
29 e 30 Gennaio 2021
TUTTO PRONTO PER IL NON-CONGRESSO DI ALLEANZA CIVICA.
Un confronto per guardare Oltre. Verso nuovi paradigmi politici, sociali e istituzionali. Verso il necessario rinnovamento della natura stessa della dimensione politica così come finora l'abbiamo conosciuta.
I lavori si svolgeranno via web
VENERDÌ SERA dalle ore 20:00
SABATO MATTINA dalle ore 9:00
SABATO POMERIGGIO ore 14:30 - 18:00
PUOI SEGUIRE IN DIRETTA tutti i lavori del Non-Congresso con le sue relazioni, tavole rotonde e interventi nel dibattito.
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Eventi del giorno
SU COSA RIFLETTIAMO AL NON-CONGRESSO?
Dibatteremo su quale è il metodo che ci può aiutare nella riorganizzazione della vita nelle città e nelle comunità nella nuova epoca post-Covid.
di Sergio Vicario
Il Non-Manifesto redatto in occasione del Non-Congresso di Alleanza Civica del Nord (ACN) non è un documento programmatico, ma il tentativo di sistematizzare gli elementi identitari che via via siamo andati maturando, anche grazie al pensiero e alla visione di Piero Bassetti. In altre parole è una cornice o se si preferisce un orizzonte entro cui collocare le proposte programmatiche e le parole d’ordine per l’agire politico di ACN: Europa, autonomia, competenza e semplificazione.
E’ pensiero largamente condiviso, almeno a parole, da una larga parte della pubblica opinione e del mondo politico che, a seguito dell’auspicata sconfitta della pandemia da Covid-19, non si potrà tornare alla situazione precedente. Il cambiamento d’epoca, nel quale siamo già entrati, costringe ad andare oltre alle tradizionali categorie interpretative e alle soluzioni con cui, finora, si sono date risposte ai problemi delle comunità, delle città, degli Stati e del mondo intero.
Il governo delle dinamiche socio-economiche e culturali necessità la messa in campo di nuovi assetti istituzionali. Dall’alto e dal basso, definendo nuove responsabilità e poteri in larga misura ancora indefiniti, intrecciando il governo delle funzioni con nuove forme di rappresentanza dei territori.
Un esempio: di fronte alla drammatica situazione sanitaria, l’Unione Europea ha preso decisioni riguardanti materie, a partire dalla sanità, non previste dai trattati. Si aprono, in altri termini nuove prospettive e nuove sfide, in primo luogo culturali oltre che di assetti istituzionali.
Allo stesso tempo, i Sindaci, che sono responsabili della salute pubblica nei loro Comuni, hanno e stanno affrontando le ondate di pandemia senza disporre di nessun strumento operativo. La Medicina del territorio da tutti, a parole, sostenuta potrà davvero articolarsi senza un contributo attivo delle amministrazioni locali, che meglio di altre istituzioni conoscono i problemi delle proprie comunità?
Se queste sono le dinamiche istituzionali necessarie a governare, dall’alto e dal basso, le nuove problematiche socio-sanitarie ed economiche, credo che il primo punto all’ordine del giorno di ACN sia quello di contrastare i tentativi di ricentralizzazione in atto, soprattutto a scapito del Nord.
E’ qui, infatti - stante la sua diversa e maggior complessità economica e sociale - che si sperimenteranno le soluzioni produttive, di riorganizzazione della vita nelle città e nelle comunità, che ci porteranno fuori dal tunnel e oltre..
Lo Stato italiano centralista nei 160 anni di unità nazionale non è riuscito a ricomporre le sue divisioni e colmare le sue arretratezze. La storica inefficienza del suo apparato amministrativo si è ulteriormente palesata nell’incapacità di elaborare un convincente e adeguato Recovery Plan, capace di ridisegnare le condizioni di vita e di lavoro dei prossimi decenni.
Sulla capacità di costruire alleanze per contrastare la deriva centralista si gioca non poco del futuro di ACN. Si tratta di una condizione necessaria se si vuole mettere a punto delle credibili proposte programmatiche, che andranno sviluppate con coraggio, fantasia e responsabilità.