Elezioni. TORINO DOMANI. La posizione dei Civici torinesi e la risposta di Valsecchi.

Elezioni. TORINO DOMANI. La posizione dei Civici torinesi e la risposta di Valsecchi.

Pin It

Elezioni. TORINO DOMANI.

La posizione dei Civici torinesi e la risposta di Valsecchi.

Francesco Tresso Torino Domani 12x12

di Francesco Tresso

Leggendo le cronache di questo inizio di campagna elettorale viene da chiedersi se sia sufficiente definirsi “civici” per esserlo davvero e per attrarre orde di elettori alle urne. La risposta, per noi di Torino Domani, è no. Perché se il civismo diventa un’etichetta che si appiccica su un simbolo elettorale è solo un modo, nemmeno troppo furbo, per raggirare un elettorato sempre più sfiduciato e lontano. 

Torino Domani, che da pochi mesi ha superato la dimensione di lista elettorale per darsi una struttura associativa, è esattamente l’opposto dei “civismi” che si sono affacciati alla ribalta nazionale in questi giorni. Civismo, non smettiamo di ripeterlo, è un termine che perde progressivamente senso via via che ci si allontana dalla civitas, dalla città. Da quel luogo dove nasce l’urgenza di un impegno politico (perché se si partecipa alle elezioni si fa politica) di cittadini che, senza riconoscersi nelle forme tradizionali e identitarie della militanza, intendono impegnarsi per la propria città. 

Esistono la destra e la sinistra e Torino Domani sta a sinistra, ma con la libertà di chi cerca soluzioni partendo dall’analisi dei problemi, non da un dettato ideologico o dall’appartenenza a una bandiera. Perché il civismo, se autentico, non può che essere animato da identità diverse, tenute insieme da un orizzonte di valori condivisi.

L’appuntamento del 25 settembre non ci lascia indifferenti. Torino Domani ha una sua collocazione naturale, che si riconosce nelle biografie delle persone che ne fanno parte, a cominciare dalle elette e dagli eletti, nelle Circoscrizioni e in Comune. Proprio l’esperienza maturata in questi mesi, collaborando al governo della città, ci ha permesso di prendere maggiore consapevolezza delle emergenze alle quali bisogna dare risposta. Perché il nostro civismo ci impone di valutare le dinamiche politiche anche in base alle conseguenze per il nostro territorio. E sappiamo che la fine del Governo di unità nazionale ha compromesso il raggiungimento di traguardi decisivi per il futuro di tutta l’area metropolitana. 

Senza localismi, ma con l’orgoglio del proprio impegno, Torino Domani darà un contributo alla campagna elettorale offrendo spazi di dialogo e occasioni di incontro a una comunità politica che, malgrado le distanze, dopo il 25 settembre dovrà continuare a camminare insieme. La nostra missione, profondamente civica, sarà di dare centralità alle competenze, alle risposte di merito e alla concretezza con cui verranno declinati i valori di solidarietà e giustizia sociale. Torino Domani parteciperà a questa campagna elettorale, decisiva per il domani di Torino e dell’Italia, sostenendo candidature, programmi e proposte, capaci di restituire al Nord Ovest un ruolo di primo piano e di contribuire a battere una destra pericolosamente populista.

La politica non bisogna più farla con i partiti ma con il coraggio.

Corrado Valsecchi 200x200

di Corrado Valsecchi

Risposta a Francesco Tresso e alla nota di 'Torino Domani' 

Caro Franco, il documento di "Torino Domani" non fa una piega: è lineare e corretto nella sua impostazione. La questione di fondo del Civismo è legata alla sua capacità di fare rete andando oltre i confini e le barriere territoriali, mantenendo nel contempo come voi affermate un forte radicamento con le città di appartenenza. 

I partiti sono esausti e sfiniti, l'indecoroso spettacolo che stanno offrendo agli italiani sembra l'ultimo respiro di un moribondo. Tuttavia sono ancora in campo e dominano la scena politica, questo vuol dire che il civismo che funziona nei presidi territoriali non è ancora maturo per lanciare sfide più impegnative, o perlomeno non è ancora attrezzato. Si appropriano della parola "Civici" tutti coloro che senza più il partito che gli ha dato visibilità e notorietà devono trovare un alveo rassicurante con il quale presentarsi ai cittadini elettori. Noi non possiamo fare questo gioco perché non siamo i chierichetti del civismo, ma da sempre gli officianti. 

L'idea civica corre nelle nostre vene, questo ci porta ad avere una sana e genuina autonomia rispetto ai partiti politici, questo ci contraddistingue. Noi viviamo del nostro lavoro e amiamo il nostro territorio, non siamo alla ricerca di posti, ma delle condizioni  per cambiare la politica renderla trasparente, etica e lungimirante. Dobbiamo fare uno sforzo di grande umiltà e unità in previsione dei rinnovi dei Consigli regionali cercando di fare rete con tutti i civici rimuovendo eventuali dissapori, gelosie e diatribe che possono esserci state sopratutto nelle grandi città. 

L'unità dei Civici alle regionali è propedeutica per far nascere una nuova stagione politica. Identifichiamo subito un progetto, un programma e, perché no, un profilo civico da proporre come candidato presidente della Regione  alle forze che vogliono relazionarsi seriamente e senza pregiudizi con noi. 

Se non saremo capaci di far questo legittimeremo per sempre coloro che pur non avendo a che fare con l'autentico civismo si attribuiscono con loghi e simboli l'appellativo civico. 

Nel 2020 Piero Bassetti per convincermi a candidarmi disse una cosa saggia "oggi la politica non bisogna più farla con i partiti ma con il coraggio". Può darsi che questa tesi porti poi a dei risultati non sempre di successo, ma sicuramente ti fa andare in giro a testa alta e ti consente di parlare con tutti alla pari.

E questo, nella situazione politica attuale, non è poco!!

BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS

Questo sito fa uso di cookie. Utilizziamo sia cookies tecnici sia cookies di parti terze. Può conoscere i dettagli consultando la nostra informativa della privacy policy.
Premendo OK prosegui nella navigazione accettando l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.