Il Congresso di Milano dei Civici Riformisti milanesi apre una nuova stagione del Civismo.
Alla fine tutte le paure della vigilia si sono dissolte: "in presenza" tutto pieno sabato mattina 26 febbraio il Salone del circolo El Salvadanèe di via De Amicis. Non solo.
Ma l'occasione ha regalato numerosi interventi di valore:
da parte di Mattia Abdu e Silvia Fossati, i due presidenti di Municipio 1 e 7 che hanno presenziato il Congresso insieme a Maria Grazia Guida e Franco D'Alfonso;
i due Consiglieri Comunali Enrico Fedrighini e Gabriele Rabaiotti;
gli invitati Sergio Scalpelli, Gianni Radice, Silvia Pettinicchio, Paolo Zinna, Salvatore Crapanzano, Andrea Liberti.
Ma soprattutto a colpire ed emozionare la sessantina di presenti (e quanti seguivano in diretta Facebook) è stato l'intervento di don Virginio Colmegna che in apertura del Congresso ha contribuito a far risuonare le corde emotive di tutti con un appassionato e coinvolgente intervento sull'urgenza di superare, non solo in Lombardia bensì anche a livello nazionale, il concetto commerciale di prestazione sanitaria, per una politica invece che metta al centro la presa in Cura delle persone e la tutela della Salute.
Proprio i temi su cui Francesco Carelli aveva impostato la mozione discussa dal Congresso, insieme alle Mozioni di Silvia Fossati sulle Autonomie dei Municipi e di Marco Ghetti sulla Formazione. Proposte tutte accolte e approvate all'unanimità nella mozione finale della presidenza del Congresso letta da Gianni Zais.
Laura Specchio, nelle conclusioni, ha colto la straordinaria ricchezza sia delle proposte, sia del dibattito che le ha accompagnate. E che, nonostante le preoccupazioni per la guerra in Ucraina, arricchiscono il patrimonio politico del Civismo, prospettando nuove opportunità e nuove speranze di una politica migliore.
IL DECENNIO CHE VERRÀManifestoXMilano
https://www.civiciriformisti.it/il-decennio-che-verra/