MILANO. CIVICI A CONGRESSO.
Ruolo di Milano e politiche per la Salute al centro del confronto.
A un anno esatto dal "Non-Congresso" i Civici milanesi si ritrovano per un bilancio politico e le prospettive della nuova fase che si avvierà con l'imminente elezione della Presidenza della Repubblica.
Quando un anno fa, finite le feste e infuriando la pandemia, Alleanza Civica lanciò l'idea di un incontro tra Civici e le varie forze che animano lo schieramento riformista, ancora di Draghi non c'era neppure l'ombra.
Fu infatti proprio nei giorni del Congresso (29-30 Gennaio) che la crisi del Governo Conte maturò e la risposta fulminea di Mattarella portò in una settimana all'incarico a Draghi.
Adesso siamo ancora ad una svolta, che tra due settimane maturerà all'incirca negli stessi giorni, portando più che ad un nuovo governo ad una vera e propria nuova fase del nostro sistema politico e istituzionale.
È una coincidenza che - come l'anno scorso - rende ancora più cogente il nostro dibattito.
Già a Novembre l'assemblea di ACN-Alleanza Civica del Nord, ha lanciato il Congresso nazionale con l'approvazione delle "Norme Regolamentari" e di una Relazione politica e programmatica (Documento Rolando) che incanala e precisa temi e obbiettivi della discussione (quattro grandi aree tematiche e ventuno punti).
Su queste basi molte città e realtà civiche territoriali hanno organizzato il proprio Congresso.
E Milano è ugualmente all'opera: tutto il mese di dicembre ha registrato incontri in presenza e via webinar, sui temi più sensibili di questo momento politico e sulle prospettive che ci coinvolgono tutti, soprattutto a Milano dove l'aggravarsi della pandemia sta rivelando insospettate fragilità e solitudini.
E così come a livello nazionale, anche i Civici milanesi hanno un “Documento Ghetti". Nel suo scritto infatti Il nostro Marco Ghetti, inquadra i temi del confronto: partendo dal necessario ruolo di Milano nella politica nazionale, il documento fa un bilancio delle amministrative e dell'esperimento della lista riformista e indica la necessità di uno sviluppo di un Civismo capace di essere oltre che riformista anche rivoluzionario, per essere all'altezza dei compiti dell'oggi. Soprattutto nel ridisegno della politica della città che sembra smarrita di fronte ad una falsa ripartenza, subito azzerata dal rinvigorirsi della pandemia.
Salute e sanità sono diventate così parole che hanno bisogno di una definizione rinnovata e di una progettazione più aggiornata a favore dei cittadini.
Proprio a questo è stato dedicato un apposito webinar di approfondimento.
L'incontro è stato aperto da una relazione di Francesco Carelli che puoi leggere qui. A questo stimolo iniziale hanno risposto in molti con interventi - come quelli di Marco Fumagalli, di Maria Grazia Guida, di Silvia Fossati ed altri - che puoi riascoltare qui di seguito