Il mondo ospedaliero dopo lo tsnunami. F.Vaira, una voce dall'interno.

Il mondo ospedaliero dopo lo tsnunami. F.Vaira, una voce dall'interno.

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di Franco Vaira

Prendo la parola da medico ospedaliero e faccio perciò un intervento su sistemi che conosco professionalmente da anni.
Ho già preparato una versione scritta, che potete trovare qui come mio contributo al documento generale sulla sanità, e di cui vi dirò in sintesi alcune linee generali.

Per capire la crisi che stiamo attraversando bisogna partire da una analisi dei dati di Lombardia e Veneto per valutare analogie e differenze; e questo anche nei rapporti dei due focolai simultanei. Si scoprono cose davvero interessanti.
Nella fase iniziale, per esempio, i ricoveri in ospedale in Lombardia i ricoveri sono stati 6 volte maggiori della media precedente, in Veneto 8 volte. Ma ad oggi in Lombardia i morti sono tre volte maggiori della media.

Un tema cruciale, toccato nel documento: il Privato ha intenzione di investire sul territorio? Per me la risposta è no. Non lo farà mai.
Il medico di famiglia come utilizzarlo? Bisogna mantenere come onere l'anacronistica regola della terapia? Purtroppo la loro situazione aristocratica/protetta non ha più senso. Possono ritrovare un ruolo solo se integri il Medico di Famiglia all'interno di una struttura pubblica, e allo stesso tempo realizzi l'integrazione con punti diagnostici e terapeutici.
Noi operatori già sappiamo quello che ci ha detto il virus: la vostra struttura ospedaliera è inadeguata! Senza appello alcuno.

Non ci servono più specialisti, ma la loro integrazione. Con una sola direttiva: curare il malato, non la malattia.
Chi deve curare il Covid? Il virologo? Il cardiologo? lo pneumologo? Il geriatra? Ci vuole una integrazione forte delle specialità, per avere una intensità di cure. L'Ospedale si deve occupare delle attività ospedaliere. La diagnostica perciò deve andare fuori (e, se volete, anche al privato).
La concretezza vale molto di più di tanti ringraziamenti che ora ci vengono, soprattutto ai colleghi che sono eroi ma... sono morti!!
C'è moltissimo compianto, ma nessuno che abbia messo al centro il nodo della rivalutazione economica del personale ospedaliero. Nessuno ha voluto ricordare che il contratto degli infermieri, dopo anni di rivendicazioni per rivalutare paghe da poveracci, è stato chiuso con un aumento di 23euro al mese!! Una vera vergogna.
Per non dire di come sono stati bistrattati i medici.

Perché sono venuti i Cubani e gli altri? Certo, per solidarietà. Ma anche perché, nessun altro al mondo della classe medica ha ricevuto le vessazioni dei nostri medici di prima linea. Il loro contratto è rimasto bloccato per 11 anni e alla fine hanno ottenuto 100 euro lordi (!!) di riconoscimento, i quali peraltro sono andati a premiare in gran parte, i medici burocrati, il vero cancro del sistema sanitario, che mai hanno visto un malato nella loro vita!
Vi rimando al mio intervento scritto per chi vuole qualche dettaglio in più, ma qui vi dico, e concludo, che il modo in cui, nel 'pubblico',  viene contrattualmente trattata  la categoria medica è più di una vergogna: è una vera e propria sconfitta di civiltà!!
 
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