Test sierologici e coronavirus quando i cittadini possono avere un pò di chiarezza?
Quando potranno effettuare il tampone?
Ieri sera l’Assessore Giulio Gallera ha annunciato l’inizio della campagna di test sierologici a cura dell’Ospedale San Matteo di Pavia a partire dal 23 aprile. Specificando quanto segue: “Per iniziare, i test saranno effettuati con criteri ben definiti: i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai Medici di Medicina Generale alle ATS; i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi in quarantena fiduciaria, identificati dalle ATS a seguito dell’indagine epidemiologica già prevista ma senza l’effettuazione del tampone nasofaringeo.”
Per i due esponenti del Civismo in Comune e in Regione, la posizione di Gallera non fa ancora chiarezza.
Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Marco Fumagalli (Alleanza Civica Milano) oggi infatti hanno precisato in un comunicato che i test sierologici servono a individuare l’immunità; su un soggetto sintomatico occorre invece effettuare il tampone!!
“In questo modo- sottolineano Strada e Fumagalli- i test di Pavia vengono presentati come una conferma diagnostica sierologica della malattia. Ma il test sierologico serve a verificare la presenza di immunità, in quanto lavora sugli anticorpi, non a confermare la presenza della malattia. Per quello serve il tampone oro-faringeo.
Inoltre la procedura indicata da Gallera risulta azzardata, poiché un soggetto sintomatico rischia di propagare il contagio durante il tragitto e nel laboratorio stesso. Ripetendo rischi già verificatisi sia negli ospedali della bergamasca che nelle RSA quando hanno accolto pazienti Covid-19 lievi.
Un soggetto sintomatico deve rimanere a casa, oppure deve essere controllato in laboratorio ma seguendo un percorso protetto dedicato.
I test sierologici vanno quindi fatti agli asintomatici – non ai soggetti sintomatici- appunto per valutare l’esistenza di eventuali anticorpi neutralizzanti. E vanno effettuati su tutto il personale medico e sanitario e sui lavoratori – che l’Assessore nemmeno cita- prima del rientro al lavoro e durante il lavoro.
Ai soggetti sintomatici va invece effettuato il tampone, per diagnosticare la malattia in corso, e vanno ripetuti 2 tamponi finali per diagnosticarne l’avvenuta guarigione.
Ci chiediamo infine - conclude il comunicato dei due esponenti civici - anche come sia possibile iniziare i test dal 23 aprile, visto che il bando di gara chiude il 24 aprile.”
Elisabetta Strada è Consigliere regionale Lombardi Civici Europeisti e dr. Marco Fumagalli è Consigliere comunale Alleanza Civica Milano.
Il loro comunicato porta la data di mercoledì, 22 Aprile2020