Una ripartenza necessaria e un sostegno concreto per tutte le giovani famiglie.
Il Comune di Milano, come ha sottolineato il Sindaco Beppe Sala nella sua recente Conferenza Stampa, è pronto per aiutare tutte le famiglie giovani che hanno bambini al nido e nelle scuole per l'infanzia.
Una ripartenza necessaria.
"Siamo di fronte ad una ripartenza di un'importanza straordinaria" sottolinea Marzia Pontone, Presidente della Commissione Educazione, Istruzione, Università e Ricerca, che insieme ai colleghi di Alleanza Civica per Milano si è spesa per un “settembre in presenza”.
Gli aspetti fondamentali sono molteplici:
“E' una prova per la collettività che con coraggio – dice Marzia Pontone – affronta un'apertura orientata in una realtà sicuramente complessa. Ma aprire, in sicurezza per le famiglie, le porte delle aule è già un risultato di per sé, perché istruzione, educazione e formazione sono le uniche vere leve per un'economia di lungo periodo e per lo sviluppo di un Paese”.
Per arrivare a questo risultato che è solo un punto di inizio il Comune di Milano ha studiato alcuni disposizioni sanitarie 'aggiuntive' rispetto a quelle nazionali.
"Per una grande città come la nostra fare di più per i cittadini, e per i giovani che oltre al lavoro hanno l'impegno di far crescere dei bambini, è un dovere che sentiamo molto forte".
“Per i 30 mila bambini dei nidi e delle scuole per l'infanzia, abbiamo perciò lavorato a proposte concrete, – aggiunge l'esponente di Alleanza Civica - tra queste la decisione di mettere il rilevatore della temperatura all'ingresso delle materne. E' un tracciamento importante, affidato al personale del Comune, per la sicurezza di tutte le famiglie e della nostra comunità".
"Proprio avendo in mente la sicurezza di tutti, abbiamo ad esempio gettato via i giocattoli che sarebbero stati difficili da sanificare, sostituendoli tutti con materiali nuovi. Quindi abbiamo cercato di potenziare gli spazi nelle aule.
Abbiamo poi previsto gli ingressi scaglionati con fasce di preferenza dalle 7,30 alle 9.
E riprenderanno anche i servizi di mensa in varie modalità a seconda delle scuole. In alcune strutture più piccole, il pasto sarà consumato in classe. In altre, dove ci sono le mense, si potrà garantire la distanza con lo scaglionamento in 3 turni”.
A questo si aggiunge ovviamente il monitoraggio attraverso i test sierologici del personale, educativo e ausiliario, che avrà in uso i dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti).
Gli spazi verranno sanificati ogni giorno e per tutelare i piccoli, resta in vigore il concetto del gruppo stabile. Le classi con 25 bambini e gli educatori resteranno sempre gli stessi nel corso dell'anno.
“Abbiamo inoltre pensato all'ampliamento degli spazi attraverso la costruzione di container e l'uso di nuove strutture – precisa Marzia Pontone - usando i poteri commissariali del Sindaco. Una procedura che comunque pensiamo di utilizzare lo stretto necessario per questa situazione di emergenza”.