I camici di lady dama spa e tutto il resto: alcune domande sono oramai ineludibili.

I camici di lady dama spa e tutto il resto: alcune domande sono oramai ineludibili.

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"Ci mancava anche questo- mi scrive Marilena, appena legge la notizia dello scoop di Report, secondo cui in piena pandemia la Regione ha pagato 513 mila euro,  per la fornitura di camici sanitari, con un ordine senza gara alla Dama Spa, una società intestata alla moglie e al cognato di Fontana. - "Non so voi, ma è come se il mio sistema nervoso non reggesse più -continua Marilena- A me sembra non solo di vivere in un film horror da più di 100 giorni, ma che molti dei miei diritti costituzionali  siano stati violati , che di fatto questa Regione abbia attentato alla mia salute fisica e financo mentale.  Mi chiedo quanti dei cittadini lombardi dopo essere sopravvissuti a Covid e alla dirigenza politica di questa povera Lombardia martoriata,  dovranno ora vedersela con disturbi da stress post-traumatico per questi continui scandali che vengono fuori, e che si aggiungono alle difficoltà economiche e ai lutti che si portano dietro.... Sono io stessa meravigliata di quanto desiderio frustrato di revanche ci sia in giro, già anche al nostro interno, quanti dubbi su quell'articolo che istituisce le regioni, quanta rabbia cova pronta a scoppiare...".

È un commento che mi ha colpito. Ma che coglie uno stato d'animo generalizzato. Vedremo gli esiti di questo nuovo colpo alla credibilità di un governo regionale già logorato per come (non) ha gestito la pandemia. Non basterà tra Governo e Regione il gioco dello scaricabarile dietro cui nascondersi.
 Il vaso è ormai colmo. Ed è obbligatorio ragionare con calma e con dati certi, prima che la pandemia ritorni con una nuova ondata.
Bisognerà rispondere a molte domande su quello che è avvenuto. La magistratura si occuperà degli scandali, è vero. Ma noi dobbiamo capire, anche e soprattutto, ciò che non ha funzionato sul piano socio- sanitario.
Dunque.
Nei primi dieci giorni di giugno, a fronte dei molti tamponi e casi testati, è stato registrato  un livello molto basso di nuovi casi positivi: praticamente siamo al minimo dall'inizio dell'epidemia.
Pur permanendo ancora un triste numero di decessi (siamo nell'ordine delle decine), mentre scriviamo questa nota, nessuna vittima si è avuta  in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Perciò, dicevamo, alcune domande  sono ora ineludibili. E aspettano risposte chiare, possibilmente definitive e con dati certi.
Eccone alcune:

1) La letalità in Lombardia è così alta per questioni statistiche o perchè il contagio è stato concentrato nella Rsa e negli ospedali?
 Il dato italiano dice che il 60% è avvenuto là, mentre in 'ambito familiare' e di lavoro si sono avuti meno del 30 per cento dei contagi: ma nulla  ancora si dice su Lombardia e letalità correlata!

 2)  Milano città è rimasta sostanzialmente immune dal contagio  ( 10 mila contagiati su 1,4 milioni di persone sono statisticamente irrilevanti  e anche i dati della provincia sono poco peggiori)  e probabilmente avrà una percentuale di contagiati e morti nelle Rsa che sul totale sfiora l'80 per cento  (l'assessore Rabaiotti parla di quasi 3 mila morti di Covid nelle Rsa milanesi )  Come mai ? 

3) in realtà contagi e morti statisticamente sono concentrati a Bergamo, Brescia e Lodi, perche le altre province sono più o meno allineate al resto d'Italia.  Non è che i flussi di  persone in movimento da queste città fosse inferiore a quello delle tre province più colpite. Cosa vuol dire ?
Che il virus può essere isolato o limitato, ma al "chiuso" di comunità/assembramenti etc prende maggiore carica  virale ?
Quindi, alcuni sbagli sono già chiari (ritardo nel chiudere zone rosse di Nembro, errori ospedali di Codogno e Alzano, ignorate le Rsa etc), la percentuale dei contagiati pare essere ormai chiaramente da noi -come in tutto il mondo- tra il 6 ed il 10 per cento della popolazione, la malattia è "cattiva", dà  danni duraturi e gravi, ma è letale per i soggetti deboli e malati molto più di altre malattie paragonabili (influenza,polmoniti etc) . Il lock down generale è stata la risposta giusta ?

E  comunque, lo è anche adesso, di fronte ad una nuova possibile ondata ? Oppure non dobbiamo organizzarci da subito con una rete che rilevi prontamente l'arrivo di nuovi casi ( mi pare che tracciare adesso il passato sia fatica inutile, l'immunità di gregge nemmeno a parlarne) con una rete territoriale che sappia cosa fare ( poche cose semplici: sintomi, tamponi, sorveglianza, isolamento etc) ed un piano di emergenza che porti alla chiusura di focolai secondo un protocollo prestabilito ed una autorità riconosciuta e inappellabile ? 
Insomma, guardare indietro è necessario, senza amnesie:  perchè il duo Fontana-Gallera sarà anche reso divertente da Crozza; lo scandalo iniziale dell'ammassamento nelle Rsa e quest'ultimo dei camici di Lady Fontana, sarà certamente lavoro della Magistratura;  ma le responsabilità politiche, l'incompetenza nel governo della pandemia, riguardano tutti noi come cittadini a conoscenza dei fatti e purtroppo spesso vittime della trasandatezza e delle errate manovre,  errori gravi che comportano una responsabilità che va comunque individuata e  accertata.

Questa è una urgenza che non si può evitare senza creare ulteriore danno: occorre perciò intervenire subito, adesso!
Soprattutto di fronte alla palese evidenza del fatto che, sia il Governo centrale sia lo screditato governo della nostra Regione, continuano a mantenere una situazione non chiara e incerta in una maniera che noi, come semplici cittadini lombardi, consideriamo totalmente inaccettabile.
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