POLITICA ED ELEZIONI REGIONALI
Alle origini delle incertezze e dello smarrimento attuale.
IL PD LABIRINTO IDEOLOGICO DEL '900.
di Giovanni Cominelli
Il PD presenta ormai la desolante fenomenologia dell’ammuina politico-intellettuale. Come definire diversamente la partecipazione a tutte le manifestazioni “pacifiste”: Sì alle armi all’Ucraina! No alle armi all’Ucraina!, o la ripresentazione del DL Zan, senza gli articoli che nella Legislatura scorsa erano stati ostinatamente conservati, a dispetto di ogni suggerimento di eliminarli, o il pulviscolo di autocandidature a segretario/a, senza lo straccio di un programma, o il Sì a Conte/No a Conte, o la difesa dei rave come manifestazione di democrazia, o l’appello all’unità delle tre opposizioni e la spartizione delle cariche istituzionali con il solo M5S, o il fuoco di sbarramento “istintivo” e preventivo contro l’ipotesi di una candidatura Moratti alla Presidenza della Regione Lombardia?
Pare una “nave dei folli”, la “stultifera navis” del tardo Medioevo, alla deriva.
A chi è rimasto a riva restano la curiosità politologica di comprendere le cause del fenomeno e la preoccupazione politica per il venir meno di una condizione basilare della dialettica democratica, quella dell’esistenza di una forza di opposizione.
Qual è la malattia cronica del PD? E’ il ‘900. E’ il suo labirinto ideologico, da cui non riesce ad uscire. (...) continua a leggere qui