In Consiglio Comunale passa la proposta di Laura Specchio e Marco Fumagalli.

In Consiglio Comunale passa la proposta di Laura Specchio e Marco Fumagalli.

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di Biagio Longo

Conosco Claudio Trotta, professione promoter, da quando era poco più che ventenne, l'età l'ho scoperta adesso studiando la sua biografia... Ma allora eravamo chi più chi meno tutti coetanei.

Claudio frequentava Radiopopolare nel periodo in cui ero direttore. Credo fosse in via Pasteur quando mi presentò uno dei suoi primi dépliant della Barley Arts. Ai miei occhi, seppure non lo conoscessi, era una persona preziosa, perché l'unico "flusso di cassa" della radio erano i concerti...credo di aver appreso da lui la parola 'promoter' riferita ad una professione precisa...nella sarabanda delle radiolibere, fare un concerto affidandosi ad un promoter era garanzia di affidabilità e noi vendevamo un buon pubblico... ma quello che oggi non si può più capire è che queste relazioni che vi ho descritto concernevano ben poco il fatto economico... era altro, era piuttosto quella cosa che accadeva in tutti i concerti riusciti, grandi happening emotivi, reunion mistiche ma naturali come certe specie animali, bisonti o uccelli, che si riuniscono per stare insieme, come stormi volteggianti nell'ampia libertà del volo, imprevedibili, inestricabili ma dispiegantisi sempre in vaste figurazioni armoniose sulle onde invisibili della musica.

La vita di Milano fu punteggiata di questi incontri concertanti, esaltanti, che passo dopo passo, onda dopo onda, andavano tessendo l'anima tenera e sensibile della città in quei tragici anni di violenze. La musica esisteva, resisteva. E avvolgeva la città nelle fasce protettive delle interconnessioni planetarie. Milano New York Milano London Milano Parigi Milano Samarcanda Milano Tokio e vai così. Oppure voi pensate davvero che Milano international è nata ieri?

Non solo Springsteen. Non solo musica. Claudio continuando la sua mission di 'promoter' si è fatto promotore nei decenni che seguirono di una nuova cultura, di quella sensibilità racchiusa in una parola: Slow. Slow music. Slow memory. Memoria si. Perchè di tutto questo, incredibile! non resta storia. Non resta niente di fissato. Come per esempio il concerto per Demetrio Stratos. Roba per addetti. Per generazioni passate. Se non ci fosse Claudio a suggerire che forse una targa in una piazza può creare ancora una emozione, che Milano può tenere ancora vive nelle sue strade queste onde emotive ed onorare anche i ragazzi di oggi, fare largo, sostenere lo spettacolo, fare spazio alla musica, al sensibile popolo dei suoi adepti e alle loro emozioni. La città ne avrebbe sicuro giovamento.

Ho scritto questo e mi sento felice. Felice di poter ringraziare Claudio per quello che ancora fa per rendere viva una sensibilità musicale. Ma son felice perché ho scoperto che a proporre il riconoscimento dell'Ambrogino d'oro a Claudio sono stati due miei amici di oggi. Laura Specchio e Marco Fumagalli, Consiglieri di Alleanza Civica per Milano, che hanno portato in Consiglio comunale la proposta e sono riusciti a farla passare. Grazie Laura e Marco!!

È molto importante che fra di noi ci sia anche chi sa battersi per salvare l'anima sensibile e sensitiva di Milano.

 

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