la newsletter periodica sulle attività dei CIVICI è in distribuzione con il suo n° 20. Un numero che oltre a fare il punto della situazione sul piano sociale e politico, ospita una recente intervista all'ex Sindaco di Milano, oggi europarlamentare a Bruxelles, ma sempre vicino alla sua Milano e a quel civismo che 10 anni fa, con il "movimento degli arancioni" ha dato inizio al ciclo di sindaci progressisti che dura da 10 anni.
Qui di seguito pubblichiamo alcuni stralci dell'analisi di D'ALFONSO sulla situazione sociale e politica e il Link alla intervista con PISAPIA.
SUL PIANO ISTITUZIONALE
Fare un DPCM alla settimana, come il governo insiste a fare, non è certo la più brillante delle soluzioni.
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Critiche e contestazioni riguardano tutte le principali misure, indipendentemente dal livello istituzionale che le promana. E scontentano tutte le categorie: non solo esercenti e commercianti, ma dalla Confindustria alle ultime Associazioni, tutti chiedono tutele e ristori.
Basteranno i vari "fondi" per comprare il consenso di tutti?
L'impressione è che se la situazione dovesse peggiorare non sarebbe del tutto esclusa una crisi istituzionale, di cui già vediamo le prime fibrillazioni nei contrasti della maggioranza di governo.
Sono tensioni difficilmente 'governabili' via via che le condizioni economiche dovessero aggravarsi.
Già si fanno scommesse sulla ricaduta del Pil, di cui si sottolineava la pur timida ripresa.
Il ritardo dei sussidi e l'avvicinarsi del termine del periodo concesso per la cassa integrazione e per il blocco dei licenziamenti, ha già innescato una pericolosa tensione sociale, non solo per le tragiche ricadute sull'economia delle famiglie e delle imprese, ma anche per la depressione psicologica di vaste aree sociali.
SUL PIANO SOCIALE
Se insieme al disagio e alle diseguaglianze che la pandemia sta procurando in tante categorie sociali (dai commercianti, ai lavoratori dello spettacolo, al personale del sistema sanitario) dovesse persistere e dilagare questa 'rivolta dell'insofferenza' - che ormai attraversa il paese, da Palermo a Verona fino - come le ore di guerriglia di stanotte dimostrano- alla Firenze, finora pacioccona, di Renzi e Nardella. presto si potrebbe arrivare ad un cambiamento del clima politico, che ridarebbe fiato alle opposizioni interne alla stessa area di governo (le quali spingono per un rimpasto) e all'opposizione di centrodestra che spinge per soluzioni di maggioranze politiche -si spera!- non pasticciate.
SUL PIANO POLITICO
Se questo è il quadro politico generale di questo triste autunno di pandemia, quadro in cui tutti siamo costretti a muoverci, a che punto siamo noi?
Noi CIVICI, intendo.
Sappiamo di dover attraversare prima il mare procelloso e tragico della pandemia. Ma proprio questo ci spinge a far presto, a dare il prima possibile e in modo efficace il nostro contributo di idee e proposte.
Ci conforta in questo percorso anche il giudizio lusinghiero di chi, come Giuliano PISAPIA, che dieci anni fa aveva avviato insieme a tutti noi questo cammino, oggi da Bruxelles, con lo sguardo lungo del Parlamento Europeo, ci incoraggia ad investire la nostra attività e la nostra passione in azioni e scelte che migliorino la nostra vita, ma soprattutto assicurino un futuro ai nostri giovani. Cercheremo di non deluderlo.
Qui puoi riascoltare l'intervista con Giuliano Pisapia su UnicaTV.