PICCOLO TEATRO. Dopo l’allarme di D’Alfonso qualcosa si smuove. Anche la CGIL chiede soluzioni immediate.

PICCOLO TEATRO. Dopo l’allarme di D’Alfonso qualcosa si smuove. Anche la CGIL chiede soluzioni immediate.

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Il Consigliere Franco D’ALFONSO di "Alleanza Civica per Milano” intervenendo in aula sulla questione della nomina del nuovo direttore del Piccolo teatro, ha affermato che non è più tollerabile l’avvitamento intorno a procedure e veti tra soci senza che ci sia nemmeno il barlume di un confronto tra ipotesi, modelli e politiche culturali oltre che tra candidature spesso sponsorizzate ad insaputa degli interessati.

Non vi è dubbio che la procedura seguita dal Cda del Piccolo sia ormai su un binario morto e che sia necessario ripartire in maniera più chiara, corretta e trasparente. 

Nel silenzio pubblico e nel brusio privato che caratterizza questa brutta fase della vita del Teatro più amato dai milanesi e dagli europei, il Consigliere D’Alfonso ha chiesto all’Assessore Del Corno di farsi latore di una proposta che possa riavviare il processo: chiedere all’ultimo direttore del Piccolo, Sergio Escobar, di accettare un nuovo incarico di sei mesi durante i quali si possa avviare un nuovo processo di individuazione del direttore per il prossimo quadriennio attraverso un avviso pubblico su scala europea. 

Già lo scorso agosto Franco D'Alfonso aveva scritto una lettera aperta sull'impasse riguardo il futuro del Piccolo Teatro.

Dopo l’intervento in Aula di ieri in Consiglio Comunale anche la CGIL ha preso posizione

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