CIVICI. LA CONFERENZA DI ROMA.
Un percorso unitario che guarda oltre le elezioni.
La prima settimana elettorale si chiude con i due grandi schieramenti, destra e sinistra, già definiti, con i transfughi raccolti da Calenda e con i doppi-mandati scaduti dei 5Stelle ancora in cerca di casa.
Ma al di là dei dei partiti tradizionali si è messa in movimento anche un'onda, un'area di impegno civile che, se riuscisse ad organizzarsi per tempo potrebbe davvero fare la differenza!
Ha suscitato perciò molto interesse l'annuncio, fatto Mercoledì 27 luglio a Roma, dell'avvio di un processo di federazione dei maggiori nuclei locali del civismo italiano del nord, del centro e del sud.
Alla Conferenza stampa, tenutasi simbolicamente all'Hotel Nazionale, in Piazza del Parlamento, erano presenti i principali esponenti del movimento civico.
Quale significato dare a questo annuncio?
Si tratta di un passaggio importante. Dopo alcuni mesi di avvicinamento, seminari di merito e di metodo, valutazione di esperienze internazionali e soprattutto constatazione della crescente crisi dei partiti politici italiani, i maggiori nuclei territoriali del civismo italiano hanno infatti deciso di promuovere un processo di federazione – chiaramente ispirata a ricomporre la relazione tra nord, centro, sud e isole – in una chiave che viene chiamata “di interdipendenze territoriali”. E hanno deciso di presentare proprio a Roma (simbolicamente a un passo dal Parlamento nazionale) le ragioni di questa federazione e il contributo che essa intende dare alla fase critica dell’Italia, che oramai in un rapidissimo succedersi di scontri tra i partiti, ha visto liquidare il governo Draghi ed avviarsi a rapide elezioni. Tutti gli interventi degli esponenti del Civismo fatti in Conferenza hanno approfondito, con analisi e proposte, le scelte che abbiamo di fronte.
“Abbiamo tutte le ragioni per riprendere l’idea dell’Italia dal basso, per la quale qualcuno ha criticato Mario Draghi che l’ha riconosciuta a suo sostegno – ha detto introducendo i lavori Stefano Rolando – attento studioso ma anche partecipante del civismo politico italiano, qui nel ruolo di “portavoce” – idea legittima e non populista, perché è soprattutto quella del tessuto intermedio, amministrativo, della rete delle responsabilità che si riconducono allo spirito civile (in quanto società laica) e allo spirito civico (in quanto società partecipativa)”.
E infatti tre voci della partnership di questa federazione hanno esposto la visione distinta ma convergente del progetto: Andrea Fora rappresentante del patto civico per l’Umbria (rappresentanza della rete civica dell’Italia centrale e anche dei progetti socialmente innovativi), Salvatore Grillo (già parlamentare e in rappresentanza di Mezzogiorno federato) e Franco D’Alfonso (già assessore del Comune di Milano e in rappresentanza della Alleanza civica del Nord).
Poi le testimonianze, anche in equilibrio di genere, dai territori, tra chi lavora nel quadro sociale e chi opera attraverso liste che si sono confrontate elettoralmente, oltre a chi ha assunto rilevanti responsabilità di governo nelle amministrazioni: Cristiana Pagni (Spezia), Piercarla Delpiano (Savona), Francesca Straticò (Castrovillari, Calabria). E poi Francesco Tresso (assessore a Torino), Laura Specchio (consigliere comunale di Milano), Silvia Fossati (presidente Municipio 7 a Milano), Elisa Giardini (sindaca di Volpedo).
Un quadro che segnala i tre principali livelli di impegno del civismo: quello sociale, quello professionale, quello politico-amministrativo. Che ora mette a punto anche organi di informazione. Giampaolo Sodano, già parlamentare e già direttore di Rai2, animatore della Alleanza civica di Roma e del Lazio, ha promosso un progetto editoriale digitale molto orientato ai temi in discussione, mentre Mezzogiorno Federato è fiancheggiato dall’inizio da strumenti di informazione penetranti e capillari.
Alla conferenza stampa hanno partecipato graditi ospiti esponenti della politica nazionale come l’ex-ministro dell’Ambiente Edo Ronchi (che ha apprezzato l’evidenza in agenda dell’attenzione alla transizione ecologica) e l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Bruno Tabacci (parte della tessitura delle alleanze del centrosinistra oggi rappresentato in Parlamento).
Ha chiuso la conferenza stampa il fondatore di Mezzogiorno Federato, già ministro in passati governi Claudio Signorile, che ha ribadito il carattere autonomo e diverso da ogni espressione degli attuali partiti politici nel contesto di un governo delle transizioni “che richiedono più discontinuità e meno mediazioni in un nuovo rapporto tra cittadini e doveri della politica e che richiede, alla luce della novità della Federazione civica e del suo confronto aperto con tutti, di pervenire presto a decisioni”.
- La conferenza è stata videoregistrata da Radioradicale ed è integralmente riascoltabile sul sito https://www.radioradicale.it/
- Il manifesto della “Proposta civica” è sui siti delle tre associazioni e proponenti e, insieme al testo dell’introduzione della conferenza, anche al seguente link: https://stefanorolando.it/?p=6094
Alcune immagini della conferenza