VACCINI: QUALCOSA SI MUOVE
LE INIZIATIVE DEI CIVICI A MILANO E IN LOMBARDIA
GIOVEDI 25 ALLE ORE 18.30
WEBINAR SULLA SALUTE
Contro il flop della Regione, Alleanza Civica per Milano sollecita il Comune ad intervenire organizzando direttamente volontari e dispensari.
Ed Elisabetta Strada con Lombardi Civici Europeisti in Consiglio regionale continua a lottare per un radicale cambio di strategia.
Cominciamo dalle iniziative di Milano.
Laura Specchio ha presentato alla Conferenza dei Capigruppo in Consiglio comunale, un allarmato appello affinché, di fronte al flop di Regione Lombardia il Comune intervenga direttamente e senza indugio.
Non c'è più tempo da perdere, ha scritto in un comunicato la Capogruppo di Alleanza Civica per Milano:
"La incommentabile e ripetuta Caporetto della Regione Lombardia nell’affrontare la pandemia ed il piano vaccinale ha ormai un costo di vite umane, sociale ed economico tale da imporre ancora una volta un intervento immediato e sostitutivo del Comune ed in particolare di quello di Milano".
Alleanza Civica per Milano ha da tempo e più volte reiterato la proposta di impiantare una struttura di volontari e dispensari comunali per rispondere all’emergenza odierna e da stabilizzare come primo nucleo di quella sanità territoriale di cui troppo si parla e poco si realizza.
"Già nel primo lockdown del 2020 c'era stata una esperienza positiva, quando su spinta e proposta del nostro consigliere Marco Fumagalli il Comune di Milano organizzò in pochi giorni la Protezione Civile comunale e i volontari per l’acquisto e la distribuzione di mascherine e materiale di protezione ai medici di base ed al personale sanitario, sostituendosi positivamente alla gestione commissariale statale ed alla Regione, già allora mossisi con un ritardo inaccettabile ed inconcepibile".
La capogruppo Laura Specchio ha perciò di nuovo riportato alla conferenza dei capigruppo le proposte contenute in odg già depositati, ed in qualche caso approvati dal Consiglio, per consentire al Sindaco quale massima autorità sanitaria cittadina di organizzare ed attuare un intervento straordinario anche essendo privo (come incredibilmente è tuttora in forza della legge regionale vigente!!) di poteri, mezzi e risorse in materia sanitaria.
Le proposte a firma dei consiglieri del gruppo per l’utilizzazione a questo scopo del Fondo di mutuo soccorso raccolto grazie alle donazioni dei cittadini milanesi sono depositate ed approvate da tempo e sono state finora rallentate da procedure burocratiche poco funzionanti anche in tempi ordinari.
Elisabetta Strada ha più volte denunciato con i suoi interventi in Consiglio regionale inefficienze e incompetenze.
Le figuracce di Regione Lombardia di fronte all'Italia intera non hanno più alibi. I giornali sono pieni di interviste di una Assessora che chiede scusa agli over80 per non essere riuscita a risolvere i problemi. Ma le scuse non servono più. Doveva essere lei la soluzione al problema.
E invece nella campagna vaccinazioni in Lombardia (ahimè!! tutti sappiamo finora che disastro è stato...) oltre un terzo degli over 80 non sono ancora stati chiamati per la prima dose, i fragili e cronici ancora attendono informazioni, gli over80 che necessitano il vaccino a casa non sanno ancora chi e quando gli verrà fatto, e non esiste ancora un piano vaccinale di massa lombardo. L'unica speranza sta.... nel Generale Figliolo, almeno sul piano organizzativo. Ma resta il piano della politica sanitaria che va radicalmente cambiata, come più volte Elisabetta Strada ha chiesto con continui interventi in Consiglio regionale.
Una politica che finora si è dimostrata, inefficiente e discriminatoria.
Come possiamo combattere le disuguaglianze e rendere la Salute davvero un bene condiviso da tutti?
Lombardi Civici Europeisti ha organizzato per giovedì 25 marzo alle 18.30 una conferenza web sul tema: “SALUTE. Bene condiviso e diritto per tutti”.
Elisabetta Strada ha chiamato a confronto Marco Fumagalli, Tito Boeri, Don Virginio Colmegna, Antonio Maturo, Mariavittoria Rava e Alessandra Locatelli. Insieme per capire come realizzare rapidamente un cambio radicale di strategia, ormai indispensabile sia sul “prendersi cura” e sia sulla necessità di ’agire' -oltre che sull'assistenza e la cura- quanto più direttamente ed efficacemente possibile sulla 'prevenzione' del disagio sociale e sanitario.
Vi aspettiamo per discuterne insieme.
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