di Franco D'Alfonso
Come molti di voi anche io ho voluto scegliere, come è uso, qualche citazione per fare gli auguri in questo passaggio d'anno, se non addirittura d'epoca: da quella pre-Covid ad una post pandemia ancora tutta incognita nonostante il vaccino. Un momento topico, insomma. Proprio per questo mi è sembrato opportuno scegliere nello scrigno di Papa Francesco -tra i tanti spunti che incessantemente semina per la nostra riflessione in questa epoca tremenda- una frase pronunciata in pieno primo lockdown.
“È il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita”.
Sono rimasto davvero colpito dalle risposte ricevute. Sia per la sintonia che mi è stata testimoniata con una inattesa quantità di messaggi, sia per la profondità di molti di essi. Due per tutti. Quello di Luciano Pilotti e quello di Franco Raimondo.
"Grazie Franco - mi ha scritto Luciano - di queste brevi ma intense parole di ...ristoro... in questo duro attraversamento di un desolante deserto biblico!!! Ma che confidiamo ci serva ora (immediatamente!!!) per il futuro!!! Un abbraccio a tutti perché il 2021 sia di Rinascita anche dai tanti (troppi) “ritardi' italiani”.
E Raimondo: “Bello! Si, questo è il tempo delle scelte vere, quelle che contano. Questa volta ci giochiamo il futuro sul serio; e più che quello individuale (che ce lo giochiamo sempre) è in gioco soprattutto quello delle comunità, territoriali, nazionale, europea. Tantissimi auguri”.
Non posso che essere d'accordo sulla criticità di questo passaggio: non solo sul piano individuale ma soprattutto su quello del disegno collettivo, quindi più propriamente politico, che ci ha visti impegnati nelle nostre comunità e sul territorio.
È vero: è tempo di rimettere in rotta il nostro impegno e le nostre scelte; ed è tempo anche di ricalibrare la rotta della nostra iniziativa a Milano.
La nostra scelta politica è di fronte ad un bivio: rimanere nell'ambito di una testimonianza associativa labile e occasionale; oppure rafforzare l'identità della sua presenza e l'efficacia della sua iniziativa. Non è certo un compito semplice. L'alta frammentazione dei soggetti politici in questa fase della nostra storia già pone tutti i problemi di governabilità che sappiamo. E noi non abbiamo assolutamente intenzione di aggiungere un alto frammento ai numerosi che già si contendono intorno al 10 per cento dei consensi elettorali. Anche dal nome stesso che abbiamo scelto, Alleanza Civica, dovrebbe essere chiaro che ci proponiamo più di accorpare che di introdurre ulteriori suddivisioni.
Ciononostante non è più possibile avere pienezza di ruolo politico senza definire meglio la nostra identità, il nostro “essere civici”, i nostri stessi programmi: l'ambizione di andare “Oltre”, di superare lo specchio.
Questo “Oltre” bassettiano e molto attuale perché indica la necessità di andare oltre i limiti dell'assetto costituzionale, verso una grande riforma che superi vincoli e impedimenti, trovando soluzioni istituzionali più efficaci per fronteggiare il bisogno di semplificazione e di competenza, in un nuovo quadro delle autonomie della società italiana. La debolezza di uno Stato centralista sta caratterizzando la nostra situazione molto più della debolezza delle Regioni. Una riforma federalista dello Stato risolverà con le Macroregioni, magari anche in una accezione funzionale, anche la crisi evidente del regionalismo. È questa l'urgenza che va affrontata per non perdere l'occasione storica dell'utilizzo dei Fondi europei messi a disposizione dall'emergenza della pandemia: il loro uso, strategico per il nostro futuro, non si risolve con le camarille di palazzo nell'eterna contesa di qualche poltrona in più.
In questo quadro anche il nostro essere va meglio definito.
Che cosa significa essere Civici? Come affrontiamo i temi decisivi della nostra epoca?
Sostenibilità (per ridurre la CO2) ormai indica un nuovo urgente radicale ridisegno del nostro vivere: dalle città, al nostro ambiente, alla nostra stessa socialità. E questo cammino deve avere al centro la condivisione di valori espliciti: solidarietà, sussidiarietà, partecipazione. Questi valori sono il sentimento alla base del Civismo.
In questo “sentire” politico c'è anche un tema del Nordismo: un tema forte, distintivo, che ha insediamenti ben definiti sui territori del Nord-ovest. Ma su questi valori ci troviamo anche con il Mezzogiorno Federato e il movimento civico dell'Umbria. Un confronto che va avanti e che intendiamo meglio definire nei prossimi mesi, nelle prossime settimane.
I tempi corrono veloci. Contiamo perciò di fissare una data ravvicinata, già entro la fine di Gennaio, per un incontro di approfondimento e di definizione di proposte ed obiettivi comuni.
Non sarà un “congresso”. Vogliamo rifuggire dall'idea di creare l'ennesimo “partitino”. E proprio per questo, provocatoriamente, definiamo questo incontro un "NONcongresso" in omaggio al pensiero di Piero BASSETTI e del nuovo mondo che c'è Oltre lo Specchio di Alice.
Contiamo a breve di condividere anche un NONdocumento che, in forma molto sintetica, delinei il perimetro della nostra iniziativa politica.
Ma in parallelo con questa iniziativa “NONcongressuale” per intanto ci dobbiamo occupare delle novità.
La venuta meno della candidatura di SARACCO a Torino e la conferma di SALA a Milano, ridisegnano il quadro del nostro impegno. E lo proietta nell'immediata mobilitazione per evitare che, tra emergenza Covid e decisioni dall'alto, la partecipazione dei tanti cittadini che hanno vitalizzato il Civismo milanese venga limitata, se non - addirittura - respinta.
A Milano siamo ottimisti, siamo predisposti all'ottimismo.
Ed è con questo spirito che riprendiamo la nostra marcia per Milano 2021. Come nel 2011 con Giuliano PISAPIA, come nel 2016 con Beppe SALA, anche questa volta saremo noi Civici a fare la differenza.
Pensiamo, con questo ottimismo, che saremo proprio noi Civici a dare un contributo essenziale per costruire il programma dei prossimi 5 anni. Un programma di necessario “cambiamento di rotta”, per scegliere tutti insieme “ciò che è necessario da ciò che non lo è”.
Per questo abbiamo già lanciato un appello ai nostri simpatizzanti per mobilitarsi da subito. Per venire adesso a decidere con noi il futuro di Milano.
Sostenere Alleanza Civica per Milano: per vincere la battaglia più importante dal Dopoguerra, per riportare Milano fuori dal Covid, di nuovo in piena salute. Questo è l'obiettivo che ci poniamo, e per il raggiungimento del quale finalizzeremo tutte le nostre proposte di programma per la nuova amministrazione.
Alleanza Civica starà con Beppe SALA. E abbiamo buone ragioni per credere che, se non si commetteranno errori, tutti noi insieme, vinceremo anche questa volta la battaglia per far risorgere Milano.
È per questo che abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i Civici: operatori sul territorio, impegnati nelle professioni, nelle amministrazioni o nel sistema scolastico e universitario, nuove leve dello Smart working digitale, intellettuali, e semplici simpatizzanti. E anche del Tuo aiuto, caro lettore di questa newsletter!
Il modo più semplice per unirti a noi nell'impresa e quello di iscriverti alla nostra associazione: abbiamo davvero bisogno della Tua passione e della Tua partecipazione!
Puoi sostenere Alleanza Civica per Milano. E, se lo vuoi, puoi iscriverti ad Alleanza Civica del Nord, per partecipare al nostro dibattito e per decidere con noi.
Questo è il modo più veloce e sicuro per dare forza alla nostra ambizione: creare, tutti insieme, una Alleanza di cittadini per far ripartire Milano e per ricostruire il Paese.
Questo è il mio Augurio per Alleanza Civica. E questi sono i miei Auguri anche per tutti voi, per uscire insieme fuori dalla pandemia e ritrovare quella serenità e socialità che alimenta la nostra vita.
Buon 2021 a tutti i nostri amici e simpatizzanti
Ascolta qui il mio messaggio.