di FELICE IOSSA
Pomigliano d’Arco alle prossime elezioni amministrative può diventare un laboratorio del Civismo non solo del Sud, ma per tutto il territorio nazionale. Qui infatti si confronteranno Candidati politici espressi dai partiti ed un Candidato espresso da Associazioni civiche di base. E fin qui nulla di nuovo.
La novità sta nel fatto che un Candidato civico si troverà a sfidare, con buone probabilità di spuntarla, un Candidato dei 5S proprio nella città natale del ministro Di Maio!
A Pomigliano, la città delle Fabbriche, è nata infatti una coalizione formata da Civici e Riformisti.
E questo è successo nonostante Di Maio, in questi anni, abbia distribuito nomine senza tener conto di alcuna professionalità.
Ma, come stiamo imparando in Italia, il potere senza la competenza e la progettualità politica non sortisce il minimo effetto.
Il programma dei Civici e Riformisti tiene conto di quanto di buono è stato realizzato dall’Amministrazione uscente, guidata dal Sindaco Socialista Raffaele Russo, e ridisegna la città di Pomigliano in una visione di solidarietà, modernità e progresso.
Il futuro Sindaco avrà perciò il compito di rappresentare e realizzare questo programma, e sarà una figura intorno a cui finora c’è il più stretto riserbo, ma che rappresenterà di sicuro un’assoluta novità.
L’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico è destinata, dicono in molti, ad una sonora sconfitta. Si dimostrerebbe così che Pomigliano non è la roccaforte grillina, ma potrebbe diventare la città dei Civici e Riformisti.
Se questo dovesse succedere che cosa impedirebbe di “esportare” questo laboratorio politico in tutto il Paese?