LA SECONDA ASSEMBLEA DI ACN.
Una tappa importante del nostro percorso politico e organizzativo.
di Franco D'ALFONSO
L'Assemblea dei Soci dell'associazione Alleanza Civica del Nord convocata via WEB per SABATO 27 FEBBRAIO rappresenta un momento importante del nostro percorso politico.
Sono chiamati a parteciparvi con diritto di voto i Soci in regola con il pagamento della quota sociale 2020, nonché i sottoscrittori della quota di partecipazione al “Non–congresso” di AcNord del 29-30 gennaio scorso.
Oltre alla Elezione degli organismi associativi l'Assemblea dovrà procedere alla approvazione del rendiconto economico e finanziario e del documento politico di indirizzo per l’anno 2021.
Sabato mattina però non potremo limitarci solo agli adempimenti burocratici, ma dovremo affrontare almeno tre nodi.
Il primo riguarda il grado di adesione individuale e collettivo al progetto ed all'associazione.
Aderire individualmente o come Comitato territoriale non è la stessa cosa, evidentemente; ma soprattutto è necessario a questo punto saperlo reciprocamente, senza inutili forzature, per una corretta valutazione del lavoro effettuato fino ad ora e delle risorse disponibili per i prossimi impegni.
Ripeto, senza forzature, ma dopo due anni di lavoro comune o sono maturate le convinzioni per fare parte esplicitamente di una Rete riconosciuta e riconoscibile o è meglio prenderne atto senza girarci troppo intorno.
Il secondo tema organizzativo importante è quello della formazione degli organismi associativi dirigenti.
Corrado Valsecchi con Lorenzo Forcieri e Franco Tresso si sono prestati a fare un lavoro di ascolto, in maniera da poter formulare una proposta che sia al contempo operativa e rappresentativa: nel caso non ci fosse già stato un contatto, prego tutti di contattare loro, per verificare le disponibilità e contribuire alla formulazione di una proposta che sia non solo condivisa, ma anche e soprattutto utile ed operativa.
Infine, il terzo punto, riguarda la necessità di una esplicita discussione - e conseguente decisione - in merito all'appello veicolato da Linkiesta e formulato dal direttore Christian Rocca in merito alla nascita di una formazione liberal riformista come evoluzione della "Alleanza contro gli stroCDC" sempre di suo conio.
In pratica un appello rivolto a tutti i minipartiti e le forze che non si riconoscono nell'asse Pd-5stelle-Conte da un lato e, dall'altro, nei partiti di centrodestra Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia.
Come ricorderete questo appello è in qualche modo nato proprio durante il nostro "non-congresso", quando con una mia esplicita spinta nel dibattito seguito alla Tavola rotonda con i rappresentanti di quelle forze "centriste", ho invitato i nostri interlocutori a passare dalle parole ai fatti.
Dopo quella nostra giornata congressuale è nata una iniziativa per le elezioni di Milano promossa da Sergio Scalpelli, che Laura Specchio sta seguendo come AcMilano e che, con il rinvio ormai certo delle elezioni ad autunno, sta seguendo un proprio iter senza urgenze eccessive. E a questo si è poi aggiunto l'appello de Linkiesta, firmato da una ventina di persone che hanno messo il loro nome in calce, e che danno appuntamento per il 28 marzo al Teatro Parenti per una verifica.
Nella nostra Assemblea dovremo certamente valutare e dibattere questo appello, anche perchè siamo fra gli espliciti destinatari dello stesso, valutando tutti assieme come rispondere e come porsi nel processo di confronto ormai avviatosi.
Soprattutto penso che dobbiamo rivendicare e riconfermare il merito ed il metodo di una ricerca di convergenze che parta dai territori e da valori e scelte comuni e non dalla proposizione di un cartello o dall'invocazione di un federatore che arrivi su un cavallo più o meno bianco.
E naturalmente riportare (io farò una proposta in tal senso) la discussione sul piano delle scelte politiche fondamentali prima che su liste, nuovi partiti e quanto altro. Ripeto però che è essenziale che ciascuno si esprima su questo come sugli altri temi: il non detto o l'accantonamento di dubbi e pareri diversi in questa fase sarebbe un errore fatale per tutti noi.
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